Pino Ninfa è nato a Catania da dove è partito all’età di 17 anni alla volta di Milano. Sviluppa progetti sul territorio nazionale e estero legati al reportage e allo spettacolo. L’interesse per la musica e per il sociale, ha fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. In ambito musicale e in particolare nel jazz, da anni ha intrapreso una ricerca rivolta a considerare come elementi importanti e significativi i luoghi dei concerti e il loro rapporto col pubblico e non solo con i musicisti sul palco. Da diverso tempo realizza delle performance su temi che vanno dalla musica al sociale in collaborazione con diversi musicisti italiani e stranieri. L’attenzione e lo studio rivolti alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e al suo recupero, con numerose missioni nelle foreste Africane e in Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali, sono parte integrante del suo lavoro. Segue anche, in diverse parti del mondo, progetti per migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà, con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e ed in ogni condizione sociale. In molti paesi, dal Sudafrica al Brasile, dal Congo all’Uruguay, Pino Ninfa sviluppa progetti di coinvolgimento e formazione giovanile attraverso la fotografia, dotando i giovani partecipanti del materiale fotografico, allo scopo di restituire una speranza e magari un sorriso e a chi vive in condizioni di estremo disagio. Molte sono infatti le ONG con cui ha condiviso i sui progetti fra cui Emergency, Amani, Cbm, Cesvi e Prosolidar. Ha esposto in musei e luoghi prestigiosi in Italia e all’Estero. Da luglio 2022 fino alla fine dell’anno il suo progetto/mostra “Entrada Proibida-Cronache Amazzoniche”un lavoro sulla biodiversità, la salvaguardia e personaggi che difendono la sopravvivenza della foresta, sarà esposto dal Museo Regionale di Messina a Palazzo Ducale a Genova da Palazzo Bruschi Falgari a Tarquinia al CCM di Milano.

JAZZ SPIRIT

Pino Ninfa è un fotografo che pensa da pittore; per lui l’idea dell’immagine fuggente non va colta tanto dall’obiettivo quanto dalla memoria e poi ricreata e rivissuta per “costruire” un’opera che deve riunire immediatezza e pensiero analitico, freschezza emotiva e rigore poetico. Il pittore osserva la natura, si lascia ispirare da ciò che vede per poi riprodurlo sulla tela attraverso il filtro del proprio stile, proprio come avviene in queste fotografie che partono dall’istante, lo cristallizzano in un modello per riproporlo in una chiave diversa, ripensato e studiato nelle pose, arricchito e modificato dall’occhio dell’artista che non confonde l’istantanea “da reportage” con la capacità di restituirci l’attimo all’interno di un progetto più meditato e coerente…” 

Maurizio Franco