Collettiva CONCORSO

3° Concorso Fotografico Nazionale – Fiere e Mercati

GIURIA

LORENZO CICCONI MASSI, Fotografo e Regista

PINO NINFA Fotografo

GAETANO GIANZI Direttore Artistico Festival Corigliano Calabro Fotografia

VINCITORI

CLAUDIA SCAGLIOLA (Roma) Tripperia

Vincitrice Tema Fiere e Mercati

LELLO FARGIONE (Palazzolo Acreide)Gli ultimi carbonari

Vincitore tema libero

SEGNALATI

ROBERTO PILERI (Narni) Il macello

ONOFRI CARLO (Valsamoggia) Sacerdote vudu

                              FOTOGRAFIE AMMESSE  IN MOSTRA di

Aloise Mimmo

Bottoni Maria Cristina

Buontempo Rosellina

Carracchia Francesco

Danise Paolo

Dominique Catherina

Duranti Pierclaudio

Guiot Roberto

Iaquinta Mario

Napoletano Silvio

Panza Giuseppe

Sabella Giuseppe

Pasini Mattia

Semerano Francesca

Stefanizzi Daniele

Tami Annacarla

Fausto Giaccone è arrivato in Portogallo nella cosiddetta “Estate Calda” del 1975. Ha fotografato le strade e le piazze, le città e le campagne, i cortei degli operai in sciopero nei cantieri navali della Lisnave e i cortei dei camion dei braccianti che occupavano le case e le terre nei dintorni della cittadina ribatejana di Couço.

Ha fotografato l’urlo e il furore del Processo Rivoluzionario in corso.

Nelle sue foto, si vedono momenti di tensione, pugni alzati e manifestazioni, soldati armati di bandiere e pistole.

Ma quando si guardano queste immagini più volte, quello che maggiormente colpisce sono i sorrisi delle persone fotografate da Fausto Giaccone. Sono sorrisi che provocano in noi emozione, nel senso che ci mettono in movimento, gli uni verso gli altri. Sebbene corrispondano solo a una frazione di secondo, questi sorrisi si rivelano eterni.

Nel saggio “Una nota sulla fotografia”, che apre il libro “Natura morta con custodia di sax. Storie di jazz”, Geoff Dyer suggerisce che le fotografie possono essere sensibili al suono come alla luce. Le migliori fotografie, scrive il saggista britannico, sembrano espandersi al di là del momento immortalato, permettendoci di sentire quello che è stato appena detto, quello che sta per essere detto…

Pedro Sobrado, maggio 2024