Lorenzo cicconi

MASSI

Ph. Gaetano Gianzi

Lorenzo Cicconi Massi

Nel 1991 discute la tesi di laurea in Sociologia “Mario Giacomelli e il gruppo Misa  a Senigallia”.

Nel 1999 ottiene il primo premio al concorso Canon. Dal Gennaio del 2000 è uno dei fotografi dell’agenzia Contrasto.

Nel 2007 è premiato nella sezione “sports features singles” al World Press Photo, Sempre nel  2007 riceve il premio G.R.I.N.(Amilcare Ponchielli) per la serie sui giovani “fedeli alla tribù”.

Realizza il film “mi ricordo Mario Giacomelli”, (dvd ed. Contrasto)

Espone i suoi lavori a Parisphoto, rappresentato da Forma galleria.

  1. “Le Donne Volanti” vanno in mostra presso Galleria Contrasto Milano, poi a Palazzo Montecitorio su invito della Presidente della Camera Laura Boldrini. Gli viene conferito il premio “Scanno dei fotografi”.

Giugno 2018 presso la Certosa di S. Giacomo di Capri, la mostra personale curata da Denis Curti,

“La Liquidità del movimento”.

Di recente uscita il libro collettivo “Suite n°5”, in collaborazione con i fotografi Lorenzo Zoppolato, Francesco Faraci, Francesco Comello e Sara Munari.

Cinema esordisce al cinema nel 2003 come sceneggiatore e regista del lungometraggio “PROVA A VOLARE” con Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini ed Antonio Catania, in programmazione su SKY cinema e su LA7, che gli ha dedicato una puntata della trasmissione “la valigia dei sogni”.

I Ragazzi di Calabria

Prima di partire per un viaggio, qualche volta hai la testa piena di sciocchezze. Arrivi e ti immagini di trovare tanti anziani e un po’ di gatti e, invece, un fine mattinata qualunque, vieni travolto dal fiume di studenti che esce dalla scuola, sono tanti, tantissimi. Il pomeriggio, in esplorazione per i vicoli antichi, ti dirigi verso le urla, il dialetto, le botte del pallone sul muro e scopri una piazzetta trasformata in campetto da calcio. Nessuno ha più di 17 anni. Li guardi e senti il desiderio di fermarli, di provare a mettere forma su forma, di dargli tutto quello che hai, incrociare il tuo sguardo con il loro. Siamo in un campo duro e crepato, dal quale si stagliano fiori secchi e pietrificati. Questi ragazzi adesso stanno lì, immobili e fiduciosi, sono parte stessa del paesaggio e di questa terra, di ogni terra del mondo, in attesa che finalmente qualcuno riconosca il loro straordinario potere. Giocano con le loro ombre proiettate sul muro del castello e tira un vento così forte che sembra piegarle. Le risate volano via trasportate da mulinelli di aria. Poi c’è il mare. Il mare a Schiavonea ce lo hanno nella storia di ogni famiglia, lo respirano, ci vanno a vedere la luna che sorge, ci vanno a fare niente. Non fanno niente o forse sì: un momento parlano, poi lanciano i sassi nell’acqua, una ragazza si mette a ballare prendendo la musica dal telefono, gli altri ridono, si muovono. Non stanno mai fermi questi organismi in perenne movimento. È andata così, come forse doveva, ma che ancora una volta non ti aspettavi: quando hai messo l’obiettivo diritto sui loro visi è caduta la maschera, il filtro è diventato trasparente, gli occhi ti hanno guardato e interrogato. È stato come sentire sussurrare queste domande: “Hai capito chi hai davanti? Io… insomma sì, piaccio abbastanza agli altri? Valgo qualcosa? Che ne sarà di me?”. Abbiamo vissuto insieme questo brevissimo momento di verità e di profonda confidenza. Uno straordinario privilegio per due che forse non si rivedranno più nella vita. Io quegli occhi li avrò per sempre con me.
LORENZO CICCONI MASSI
festival corigliano 2020