MASSIMO NAPOLI
Nasce nel 1978 a Salerno. Al Giappone deve soprattutto una moglie, ma, in subordine, anche il suo amore per la fotografia. Nasce come fotografo nel 2007 allorquando, di ritorno dalla prima esperienza nipponica, si rende conto che per fare buone foto non basta premere il grilletto a caso ed inizia, guidato dal peggior maestro possibile, un percorso di miglioramento da autodidatta. Dopo 17 anni continua a fotografare piu o meno con lo stesso approccio, razionalizzato nel frattempo in filosofia di scatto. Si reca in terre giapponesi ad anni alterni, per poche ma intesne settimane alla volta, trascorrendo la maggiorparte del tempo in strada, con il dito perenemmente a premere a mezza corsia sul pulsante di scatto. Vede la sua attivita fotografica in altri scenari come mero esercizio per la successiva spedizione in terre dÅforiente. Forse e il contrario.
Preferisce essere definito fotografo amatore, perche gli amatori hanno a che fare con lÅfamore.
(sinossi del lavoro di Vincenzo Gerbasi)
Ad un primo impatto, il portfolio del fotografo salernitano Massimo Napoli puo dare lÅfimpressione di un racconto ÅgnoirÅh a causa del nero dilagante che domina letteralmente tutto il suo lavoro. E, tuttavia, una fotografia il cui scopo sembra essere quello di sorprendere, capovolgere la prima sensazione e mostrare tutta la sua abilita nel realizzare un vero e proprio elogio alla luce.
Come se ci trovassimo improvvisamente in una stanza buia, i nostri occhi hanno bisogno di qualche istante prima di permettere alle fotografie di mostrare gradualmente la rappresentazione della quotidianita frenetica di ÅgOmotesandoÅh, una delle zone dello shopping e della moda piu famose di Tokyo.
Ogni sua immagine svela cosi un palcoscenico affascinante in cui lÅfuso geniale della luce naturale, riflessa attraverso le vetrate dei moderni edifici, crea unÅfatmosfera magica capace di trasformare ogni scena in unÅfesperienza teatrale, catturare attimi fugaci e impreziosire particolari altrimenti destinati a passare inosservati.
Quando esploriamo le scene catturate dallÅfobiettivo di Napoli, scopriamo che sono proprio gli eccessi di aree quasi buie a permettere, alle improvvise pennellate di luce, di esaltare particolari delicati di femminilita, volti dai contorni sinuosi, sguardi assorti o con sorrisi accennati, dettagli di unÅfacconciatura o di un vestito, un soffio di vento che porta i capelli al volto. Particolari che arricchiscono di una dimensione di bellezza e sorpresa le immagini, mentre un bianco e nero alquanto intrigante conferisce al portfolio unÅfatmosfera quasi misteriosa, frutto di uno stile compositivo decisamente contemporaneo.
Con un approccio narrativo non convenzionale, lÅfAutore ci mostra un esempio straordinario di come, combinando una tecnica fotografica impeccabile ad una creativita sorprendente nellÅfinterpretare un luogo, sia possibile catturare perle di bellezza, nella complessita della vita quotidiana in una delle citta piu dinamiche del mondo, per trasformarle in unÅfopera dÅfarte visiva. Nella selezione proposta di dodici immagini, realizzate a partire dal 2015, non vi e lÅfinizio di una storia, un corpo centrale, una fine definita, al contrario, sembra quasi regnare il caos piu totale. E solo ad una analisi piu attenta, che quella di Napoli, si rivela una narrazione tematica dallo stile deciso, maturo, che ha tutto il profumo della street photography.
La sua fotografia stimola la nostra curiosita, invitandoci a indagare, attraverso lÅfuniverso femminile, il carattere e la personalita di un luogo dove lusso e modernita si incontrano, per catturarne lÅfessenza, alla ricerca mai facile del suo Genius Loci.